LE NOSTRE RICHIESTE A DIO.
di Angelo Cappello
Parte II
L’”Amen”, quindi, pone il sigillo alla preghiera fatta a Dio; perciò quello che noi presentiamo al Signore in preghiera è di vitale importanza.
In questa seconda parte vedremo brevemente come rivolgersi a Dio e come pregare.
Dio conosce il nostro cuore e a Lui nulla è nascosto, conosce tutto ciò di cui abbiamo bisogno prima che glielo chiediamo, allora perchè la preghiera? Perchè Dio vuole avere un rapporto intimo, speciale con ognuno di noi; inoltre, la preghiera è un atto di umiltà verso il nostro Creatore e Signore Gesù Cristo, perciò ci mette alla prova.
Può un figlio di Dio nato di nuovo non pregare? Non è possibile! Il cristiano è in costante sintonia con il Signore mediante lo Spirito Santo. Ma ci sono dei momenti della giornata che il cristiano sente il desiderio e il bisogno di presentarsi in preghiera a Lui.
L’efficacia della preghiera, però, è subordinata ad alcune condizioni d’animo di ognuno di noi e che la Parola di Dio stesso ha stabilito.
1) DESIDERIO DI COMUNIONE CON DIO
Prima di tutto come una sposa desidera di stare in intimità con il proprio marito, il cristiano desidera avere quella comunione intima con il Padre. La Parola di Dio paragona il rapporto tra Lui e la Sua Chiesa a una coppia sposata. Il Signore verrà di nuovo per la Sua Sposa e si manifesterà a quelli che l’aspettano.
Quando manca questo desiderio, allora non si prega o si prega esteriormente, con la bocca.
2) FEDE
La preghiera richiede un principio di base senza il quale la nostra invocazione sarà vana, essa è basata sulla fede.
“Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete” (Matteo 21:22).
Quando preghiamo, ci presentiamo direttamente davanti al Trono di Dio per fare le nostre richieste; siamo figli di Dio e i figli si presentano davanti al Padre senza timore e senza esitazione con piena fiducia di essere ascoltati.
3) NESSUN DUBBIO
La seconda cosa, oltre ad avere la fede che è un dono di Dio, non bisogna avere il minimo dubbio di essere esauditi.
Chi dubita è ipocrita e non può ottenere nulla dal Signore.
4) PERSONALE
Un primo invito su come pregare personalmente lo troviamo in Matteo 6:6:
“quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo”.
In questo versetto ci viene detto che la nostra preghiera personale deve essere intima, spirituale, privata fra Dio e noi; nel senso più ampio, questo rapporto a due si può estendere alla chiesa in generale cioè non necessariamente deve essere tra uno solo e Dio perchè l’unità per il Signore possiede un significato diverso; infatti, dice in un’occasione: “dove due o tre si accordano tra di loro per chiedere qualsiasi cosa, sarà fatto”! È chiaro che l’accordo consiste in un’identità d’intenti, unica fede, unica voce, ecc. come se fosse un singolo membro della Chiesa.
5) RIVOLTA AL PADRE
La preghiera deve essere rivolta direttamente a Dio Padre. Continuando nello stesso capitolo Dio ci da un esempio: "Padre nostro che sei nei cieli...” Gesù si rivolgeva sempre al Padre.
Egli ci ricorda che è il Padre di tutti, sopra a tutti, nessuno escluso.
6) LODE A DIO
Continuando la preghiera Dio dice : “... sia santificato il tuo nome” ogni cosa va fatta nel nome di Dio, non una volta alla settimana ma ogni istante della nostra vita. Egli afferma che anche noi siamo Santi perché Lui è Santo e come tali dobbiamo comportarci, non dimentichiamo che è Cristo che vive in noi e rappresentiamo Lui:
“E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell'Iddio nostro” (1Corinzi 6:11).
“Poiché e colui che santifica e quelli che son santificati, provengon tutti da uno; per la qual ragione egli non si vergogna di chiamarli fratelli… In virtù di questa «volontà» noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesù Cristo fatta una volta per sempre…. Perché con un'unica offerta egli ha per sempre resi perfetti quelli che son santificati” (Ebrei 2:11; 10:10; 10:14).
7) REGNO DI DIO
La nostra preghiera o richiesta fatta davanti a Dio ha un’importanza enorme riguardo a come viene presentata e con quale atteggiamento ci presentiamo davanti a Lui. La preghiera non può avere sempre un fine personale. Infatti continuando nella preghiera Egli ci indica: “... venga il tuo regno”; deve esse nostro vivo interesse desiderare e pregare per l’instaurazione del Regno di Dio sulla terra per il bene di tutta l‘umanità. Poi aggiunge: “sia fatta la tua volontà come in cielo cosi in terra”
“ Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio ” (Romani 12:1,2).
Siamo esortati a tenerci santi di non adeguarci all’andazzo di questo mondo e di fare esperienza nel conoscere la volontà di Dio.
8) PERDONO
Per l’efficacia della nostra preghiera dobbiamo rispettare una cosa non di poco conto, non rimandabile al giorno successivo, altrimenti la nostra preghiera sarà vana.
“Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro, che è nei cieli, vi perdoni le vostre colpe” (Marco 11:25).
“Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira” (Efesini 4:26).
“Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe” (Matteo 6:14).
In quest’ultimo verso notiamo un particolare molto importante “... se perdonate agli uomini” Dio fa risaltare la nostra qualità di Figli Spirituali, con le capacità di perdonare qualsiasi offesa come Lui ha già fatto.
“Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato” (Luca 6:37).
Purtroppo è facile giudicare e condannare senza rendersene conto, mentre parliamo dobbiamo stare attenti alle parole che usiamo durante un discorso per evitare equivoci. L’orgoglio umano è difficile da dominare.
“Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano, … affinché siate figli del Padre vostro, che è nei cieli, … Perché, se amate coloro che vi amano, che premio ne avrete? Non fanno altrettanto anche i pubblicani? ... E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario?” (Matteo 5:44).
Se preghiamo solo per chi ci ama, per i nostri amici e i nostri fratelli non facciamo nulla di diverso, se preghiamo solo per noi e il nostro benessere non possiamo essere esauditi, siamo vuoti ed inutili, non siamo perfetti.
La nostra preghiera non è valida se ci vantiamo davanti all’Eterno di essere giusti, perfetti, capaci, diversi dagli altri. Noi preghiamo perché siamo al contrario, ingiusti, imperfetti, incapaci, peccatori, come tutti gli uomini, bisognosi di Dio è del suo Sacrificio.
E noi stessi ci impegniamo a rimettere al mostro prossimo ogni mancanza, per quanto c’è possibile, ma non è sempre facile risolvere i problemi con le persone, quindi è sempre Dio che opera e ci la capacità di perdonare di ogni peccato e noi dobbiamo adoperarci che non resti in noi alcun rancore o altro.
9) BISOGNI MATERIALI E SPIRITUALI
Abbiamo bisogno ogni giorno del suo cibo, cibo Spirituale, “….dacci oggi il nostro pane quotidiano” non basta il cibo solido ma c’è bisogno di ogni Parola di Dio per saziarci, abbiamo bisogno del vero Pane che è sceso e scende dal cielo, senza quel Pane non possiamo essere sazi, in effetti la Scrittura dice “dacci oggi”, regalaci subito il Pane della vita, il vero pane della vita è Cristo. Egli ha esaudito la più grande preghiera che potessimo fare, ottenere vita in Eterno.
Continuando la lettura Egli dice “... E rimettici il nostro debito/i, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”.
Egli ci rimette, ci riporta, ci sposta al punto dove eravamo prima di peccare, ha eliminato il nostro peccato, noi siamo sempre debitori verso Dio, Egli ha annullato questo debito aperto tempo fa e non se ne ricorda più. Noi avevamo rifiutato il Creatore, Egli ci ha riaperto la Porta della vita, ci ha riconciliati con il Padre. Questo, Cristo lo ha già fatto per noi.
“Io metterò le mie leggi ne' loro cuori, e le scriverò nelle loro menti. E non mi ricorderò più de' loro peccati, né delle loro iniquità” (Eb10:16).
“e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno” (Matteo 6:13).
Lui non ci lascia mai soli per cadere nelle mani dell’avversario, Dio combatte per noi contro ogni forza dei dominatori di questo mondo di tenebre.
Egli è sempre con noi perché senza di Dio siamo un nulla.
La nostra preghiera sia fatta sempre con il cuore per il bene, la salute e ogni cosa buona di tutte le creature di Dio.
Se abbiamo ottemperato alle condizioni dettate dalla Parola di Dio, allora possiamo con gioia, fermezza e piena confidenza dire a Dio “AMEN”.
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